Il mattino dopo mi risvegliai presto, guardai Lea, dormiva nuda, era uno spettacolo poterla ammirare, uscii sul balcone, poca gente passeggiava sulla spiaggia, guardavo il mare e mille pensieri mi affollarono subito la mente, Lea con altri uomini, era possibile? Lo volevo veramente? O era solo un desiderio virtuale dato dall incontro con quei tre? L abbraccio di Lea giuntami alle spalle mi tolse da quei pensieri, la sentivo appoggiata a me, il suo corpo caldo, mi girai e la baciai con frenesia.
- Eh si, sei cambiato, da ieri sera sei in perenne eccitazione, lui poco, lo sento dai tuoi baci. -
Andammo a colazione, poi in spiaggia, sole e mare stupendi, vidi passare Ugo da solo, mi vide e ci venne incontro, gli presentai Lea, le fece i complimenti, si parlò un po del più e del meno, nel frattempo arrivarono sua moglie e il ragazzo mano nella mano, si avvicinarono, Ugo ce li presentò.
- Lei è Chiara, e lui Giacomo, un amico. -
Ugo provava imbarazzo a descrivere il ruolo di Giacomo, lo definisse amico, poi si allontanarono.
- Amico? Mano nella mano con tua moglie? Amante direi! Leo, questa è la classica coppia come dici tu, cuckold? Non ne avevo mai vista una, direi una coppia strana, contento lui. -
Non tornai più sull argomento, pranzo, pennichella, poi di nuovo sole e mare, provai un azzardo.
- Perché non ci mettiamo nudi anche noi? -
- E perché dovrei farla vedere a tutta la spiaggia? Le tette, e sono delle signore tette bastano. -
Tentativo andato male. Lea alle 17 aveva sete e andò al bar, le dissi di prendermi qualcosa.
Tornò dopo molto tempo.
- Scusa il ritardo, ho incontrato Chiara al bar e abbiam parlato un po. -
- E di che cosa avete parlato? -
- Solite cose, avevi ragione te, era seduta sulle gambe di Giacomo, e Ugo li vicino a guardarla. -
- E non ti ha accennato ai loro giochi? -
- Non ce ne era bisogno, Giacomo la palpava e l ha pure baciata. -
Decisi di calcare la mano.
- Ti sarebbe piaciuto essere seduta al suo posto e io al posto di Ugo? -
- Tu sei matto davvero. -
Dovevo sapere! Di scatto la gettai sul lettino e la baciai, facendo finta di nulla passai un dito sotto il suo costumino, era bagnata più del solito, mi cacciò via.
- Sei scemo? Ci guardan tutti, che figura!. -
Se non le interessava, perché si era bagnata? Lo presi come un buon segno.
Cena, dopocena, soliti balli, a Lea piace ballare, a me poco, gironzolavo in giro, rividi il trio, Chiara da paura, mini cortissima, top e sandali, mano nella mano come al solito con Giacomo, lui fisico da palestrato, e il solito Ugo, fisico scarso dietro. I due si lanciarono in pista, Ugo li in piedi a guardarla.
Mi vide e si avvicinò, parlava con me ma guardava lei, e io Lea.
- Leo, hai una bella moglie, complimenti, ha un bel fisico, chissà in quanti te la ammirano. -
- Beh, anche la tua non scherza però, bella donna, peccato che la mia la ammirino e basta. -
- Perché, ti piacerebbe che te la scopassero? Non sarai mica cuck come me? -
- L idea mi eccita da tempo, ma lei non ne vuol sapere, tu come hai fatto a convincerla? -
- Ho avuto pazienza, la spingevo giorno dopo giorno, e poi io sono scarso a letto, era insoddisfatta di me, e allora ne approfittavo per dirle che meritava uomini veri, e dai e dai ha ceduto, in palestra ha iniziato a frequentare Giacomo e adesso è pienamente soddisfatta da mesi, io mi sento invece in paradiso, vederla come Giacomo me la scopa e le porcate che fanno mi mandano all aria il cervello, sai, a casa non hai molto tempo, il lavoro, gli impegni, ma qui di tempo ne hai tantissimo, lui poi è sempre in forma, e a dirla breve, se la scopa due volte al giorno, se ci aggiungi che è donatore Avis, avrai capito che poltiglia abbia Chiara la sotto. -
- E tu? Cioè, la scopi anche tu? -
- A casa mi lasciava fare dopo che Giacomo se ne andava, qui per adesso sono trasparente, entro in camera, abbiamo una tripla, matrimoniale loro, singolo io, mi metto in un angolo, mi sego e la guardo che lo spompina e tutto il resto, quando hanno finito si addormentano, mi ha detto di aver pazienza i primi giorni, passata la foga mi lasceranno qualcosa, e io stò attendendo con frenesia quel giorno. -
- Beato te! -
Sorrise, poi arrivò Lea, si sedette vicino a noi e bevve qualcosa.
- Mi diceva Ugo che sei una bella donna e che è contento per me. -
- Ti ringrazio per il complimento Ugo, diciamo che la palestra fa molto, anche tu hai una bella moglie però, complimenti anche a te. -
- Grazie, fa sempre piacere ad un marito sentire che la propria moglie piace. -
La trovavo una frase mirata, che Ugo mi stesse aiutando? Decisi di lasciarli soli. Andai in bagno.
Incrociai Chiara e Giacomo che stavano andando a sedersi vicino a loro, meglio!
Li guardai per un po da lontano, parlavano e ridevano, tornai da loro, Chiara stava parlando.
- .....E' sicuramente una situazione vista da molti come anomala, sporca, di sporco invece ci sono quelle donne che la danno via di nascosto dal marito, io faccio partecipare Ugo perche' so che prova piacere e voglio la sua felicita'.
- Mi videro e Lea intervenne.
- Chiara mi stava spiegando la loro situazione di coppia, da parte mia la trovo una situazione personale di coppia, libere scelte certamente fuori dai canoni classici. -
Ugo mi lancio' un aiuto.
- Tu Lea giocheresti con Leo come noi? -
La domanda la mando' in crisi, ma si riprese subito.
- Non saprei rispondere, e' un gioco cosi' diverso. -
Chiara disse.
- Lea credimi, se provi non torni più' indietro, fidati. -
Divenne rossa in viso.
- Uau, che discorsi, bisogna essere in due a volerlo pero'. -
Ugo la incalzò.
- Tu Leo cosa ne pensi? -
- Per me sarebbe un sogno! -
Lea rimase senza parole, mi guardo'.
- Sta scherzando, e' un burlone, diglielo Leo. -
Non risposi, Chiara ruppe il momento di imbarazzo dicendo di andare tutti a ballare. La seguimmo, mi sentivo leggero, mi ero tolto un peso, ma sapevo che in camera avrei dovuto rispondere delle mie parole, mi lanciai in pista, ero felice.
Nessun commento:
Posta un commento