Quella parola, cuckold mi risuonò più volte nella testa, cercai Lea, stava ballando, era circondata da uomini e donne, il suo vestitino a fiori e quei sandali altissimi la rendevano appetibile a tutti, la guardai in modo diverso, pensai e ripensai alle volte che quando per strada o al supermercato gli sguardi degli altri uomini si posavano sulle sue gambe abbondantemente esposte.
Lea ha sempre avuto la passione dei tacchi e delle minigonne, avendo anche gambe ad oggi ancora bellissime, dicevo...quando gli altri la guardavano provavo eccitazione, ma non sapevo perché, ora avevo scoperto perchè!
Lea ballava ancora, provai a guardarla più a fondo, per esempio, quel ragazzo vicino a lei, se l avesse abbracciata?
Immaginai la scena, smisi subito, stavo per avere un erezione, e li in mezzo non era il caso.
Mi raggiunse Lea, aveva sete, mi baciò e siccome non è stupida se ne accorse.
- Cos è questa novità? Sei impazzito! Siamo in mezzo alla gente e ce l hai duro? Cos hai visto? -
- Ho visto te tra gli altri uomini e ho immaginato, scusami Lea ma è diventato duro. -
- Ma sei diventato matto? Cosa hai immaginato? -
- Che fossero i tuoi amanti. -
- Hai bevuto vero? -
- No! E' una vita che mi eccita vederti guardata dagli altri uomini. Ora lo sai. -
- Andiamo a nanna va, sei ubriaco -
Il primo goffo approccio era finito di m....
Una volta in camera, si spogliò, la guardai e vidi una visione, era bellissima, mi avvicinai, la abbracciai e la baciai, la volevo, ce l avevo duro, se ne accorse e mugolò.
- Uhm, è durissimo, non sei ubriaco allora, se quei pensieri fanno questo effetto allora ben vengano. -
Mi divenne ancora più duro, la sdraiai e la leccai, lei si mise in bocca il mio cazzo e lo succhiò, adorabile Lea, la sua bocca lo faceva parlare, come si dice, poi volle sentirselo dentro, si staccò dal 69 e mi cavalcò, il mio cazzo scorreva nella sua figa bagnatissima, la sentivo cavalcarmi, aumentava il ritmo, voleva venire, ma purtroppo venni io subito.
Lea mi guardò, non disse nulla, ma la delusione la intravidi nei suoi occhi.
- Scusami, forse la troppa eccitazione, non so perché. -
- Lascia stare, sono andata troppo forte io, almeno era bello duro rispetto al solito. -
Volevo dirle perché, ma non avevo il coraggio.
Ci lavammo, poi nel letto decisi di raccontarle quello che avevo scoperto su quello strano trio.
- Ne avevo sentito parlare dei cuckold, pensavo non esistessero. -
- Deve essere piacevole guardare la propria moglie giocare con altri uomini. Cosa ne pensi? -
Mi guardò in modo strano, stava pensando, poi decise di parlare.
- Signor Leonardo, che idee ti hanno messo in testa quei tre? E' per quello che era durissimo? -
Non ci eravamo mai nascosti nulla, decisi di dire tutto.
- Si Lea, è per quello che era duro, ti guardavo ballare tra quei maschi e mi è diventato duro. -
- Ma che bel porco di marito che ho, e da quando hai queste idee? -
- Forse da sempre, ma non ho mai voluto dare peso alla cosa, sai quante volte al lago passeggiando e vedendo gli sguardi degli uomini sulle tue gambe e sul tuo corpo provavo piacere? -
Mi guardava negli occhi, mi baciò.
- Me ne sono sempre accorta degli sguardi degli altri, del tipo, ti scoperei subito, ma ho sempre pensato che ti dessero fastidio e non piacere. -
- Mi eccitavano invece, e stasera parlando con Ugo ho scoperto che anche lui aveva iniziato così, poi ne aveva parlato con lei, adesso giocano senza bugie e senza gelosie, Lea mi sa che sono cuckold! -
- Dormi Leo, è meglio! -
La reazione temuta del tipo io non sono troia non l avevo vista, era un buon segno, forse.
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